i’ che casatiello

« E,venuto lo juorno destenato, oh bene mio: che mazzecatorio e che bazzara che se facette! Da dove vennero tante pastiere e casatielle? Dove li sottestate e le porpette? Dove li maccarune e graviuole? Tanto che nce poteva magnare n’asserceto formato. » (Giambattista Basile – la gatta cenerentola).

 

Come tutti i buongustai sapranno, Il Tòrtano, conosciuto anche come “casatiello”,  è una torta rustica della cucina campana, tipica del periodo pasquale.

L’ingrediente base è la pasta di pane, arricchita con stutto, pepe, formaggi, salumi e cicoli e fatta lievitare una seconda volta.

Di solito accompagna gli antipasti del pranzo di Pasqua e le allegre scampagnate del Lunedì in Albis, dato che, per i suoi ingredienti, costituisce anche un ottimo piatto unico da asporto, oltre che uno sfizioso spuntino, se servito in piccole porzioni, in moderno stile “finger food”.

Dato che si tratta di uno dei “capisaldi” della cucina campana , ma soprattutto Napoletana, sarà il caso di raccontarne un po’ le origini che, come spesso accade, sono piuttosto discusse da chi orgogliosamente ne rivendica la paternità.

La parola casatiello deriva dal latino “caseus”, che vuol dire “formaggio, quindi se l’etimologia non inganna, probabilmente il termine potrebbe derivare dal fatto che veniva utilizzato del formaggio nell’impasto della ricetta originale salata, oppure dal profumo di strutto, simile all’odore del formaggio che avrebbe suggerito il nome.

Questa piccola ricostruzione, quindi, lascerebbe pochi dubbi: il casatiello in origine sarebbe stato un piatto salato. In realtà, come molti sapranno, esiste anche una versione dolce del Casatiello.

Secondo alcune fonti, il casatiello dolce sarebbe stato tipico della zona costiera, mentre la tradizione del casatiello salato sarebbe stata tipica di Napoli e della zona interna, compresi i quartieri di Napoli che una volta erano comuni a se’, come Secondigliano.

Alcuni anni fa il Mattino, per non scontentare nessuno dei suoi lettori, pubblicò entrambe le ricette del casatiello, generando una certa confusione, tra casatiello e tortano.Sembra infatti che da quel momento si sia diffusa voce che la ricetta originale del casatiello sia quella dolce, mentre quello salato si chiamarebbe tortano.

Anche se la preparazione è pressoché identica, esiste una piccola, ma significativa distinzione tra tortano e casatiello: la ricetta del primo prevede che le uova vengano poste sulla pasta crude, intere e col guscio, fermate da striscioline di pasta disposte a forma di croce, quella del casatiello, invece, prevede che le uova sode e tagliate a pezzetti vengano unite all’impasto. Read more »

Dolci Tipici , , , ,

Il casatiello (o tortano)

La primavera, tanto attesa, è finalmente arrivata! La dolcezza del clima, le ore di luce, la bellezza di questi luoghi, sembrano invitarci a trascorrere qualche ora all’aperto, ad organizzare spensierati pic-nic sull’erba.

Oggi parliamo di una delle specialità del periodo di Pasqua e Pasquetta nella nostra regione: ecco la ricetta di una tipicità gastronomica campana, immancabile sulla tavola imbandita per il “Pranzone Di Pasqua” e tra le vivande di chi trascorrerà in campagna il giorno di Pasquetta: Il casatiello! Read more »

gastronomia , , ,

Il venerdì Santo ad Amalfi e Minori

VENERDI SANTO AD AMALFI

In tutta la Costiera viene ripercorso con intensità e drammaticità uno dei momenti più incisivi della Pasqua. Evente principale del Venerdi Santo è la Via Crucis.
Ad Amalfi la processione acuisce i suoi toni mesti.
E’ nella vicinissima Atrani che ha inizio la processione: i battenti con in religioso silenzio sorreggono il Cristo morto e la statua dell’ Addolorata.

I battenti percorrono le buie stradine della città fin ad arrivare alla Cattedrale dove è riposto il Cristo. Read more »

Settimana Santa e Pasqua

Il menù tipico per Pasqua e Pasquetta.

Ogni ricorrenza, si sa, ha la sua tradizione culinaria, soprattutto quando parliamo del Sud Italia; se poi parliamo della Campania ed, in particolare, di Costiera Amalfitana e dintorni, non si può fare a meno di spendere qualche parola in merito!

Quando si parla di “cucina tradizionale“, si parla soprattutto della cultura di un popolo.

La nostra è una cucina essenzialmente povera, basata sui agricoli di una terra che, favorita dalla dolcezza del clima, possiede le caratteristiche ottimali per offrirsi con generosità ad una delle tradizioni gastronomiche più invidiate al mondo! Read more »

gastronomia , , , ,

Il casatiello Dolce.

Alla ricerca della ricetta del casatiello dolce, ci si imbatte in numerosi siti di cucina, per lo più campani e se ci si sofferma sui commenti alle varie ricette, facilmente ci si imbatte in affermazioni di questo tipo:

E’ un odore a me molto caro, viste le mie chiare origini procidane. Mia madre preparava questo tipo di casatiello, per accontentare e rinverdire le origine del mio papà procidano. Ricordo che si andava ad infornarli al forno del fornaio vicino casa nostra, che ci forniva anche il criscito madre, era un pò il forno di tutte le famiglie del quartiere. Il nostro bel casatiello si distingueva dagli altri dolci che venivano preparati per la pasqua, ma ben presto molte delle persone che condividevano questo rito dell’infornata, si fecero dare la ricetta da mia madre e nei successsivi anni molti incominciarono a preparalo.
Se dovessi dirvi che era il dolce che più amavo non me la sento di dire, anche perchè era bello grosso è durava anche una settimana e chiaramente non si doveva buttare via, quindi dopo quattro, cinque giorni, incominciava anche ad essere un pochettino duro, e poi purtroppo era perdente rispetto alle pastiere.
Oggi, però, quando lo trovo da mangiare, non ne lascio nemmeno una briciola sul tavolo, soprattutto perchè mi fa ritornare in mente, l’infanzia bella, di quegli anni, ma soprattutto mi ricorda l’invasione degli odori di tutte le preparazioni che uscivano dalla cucina di mia madre e delle tante mamme che preparavano, quasi sempre nella stessa giornata, i casatielli, dolce e salato, le pastiere e panettoni vari” (commento di Rosario Mattera dal sito: http://www.lucianopignataro.it).

E’ un commento che lascia piacevolmente stupiti, di quello stupore che sa d’infanzia e ricordi semplici semplici, proprio come la ricetta che sarà di seguito postata. Read more »

gastronomia , ,

La domenica delle Palme

E’ il sacro rituale della domenica delle Palme a dare inizio alla Settimana Santa. Nel calendario liturgico cattolico precede la festività della Pasqua, principale momento della cristianità.

Viene ricordata così il saluto della folla in festa a Gesù, che fece il suo ingresso a Gerusalemme in groppo ad un asino, la folla recava in mano rami di palma e salutò Gesù con reverenza e onore. Read more »

Settimana Santa e Pasqua , , ,

O’ casatiello

Quando si parla di “casatiello” bisogna prestare molta attenzione.

E’ bene precisare che si tratta di uno dei protagonisti della tradizione gastronomica pasquale Campana.

Esistono due varianti di casatiello: quella dolce e quella salata.

Entrambe le ricette sono molto antiche e sussistono numerosi dubbi su quale dei due tipi di casatiello sia nato per primo, se quello dolce o quello salato.

La parola casatiello deriva dal latino “caseus”, che vuol dire “formaggio, quindi se l’etimologia non inganna, probabilmente il termine potrebbe derivare dal fatto che veniva utilizzato del formaggio nell’impasto della ricetta originale salata, oppure dal profumo di strutto, simile all’odore del formaggio che avrebbe suggerito il nome.

Quindi, secondo numerose fonti, il casatiello sarebbe stato, in origine, un piatto salato, a base di pasta di pane arricchita di strutto e poi nell’entroterra sarebbe stato arricchito con l’impiego di vari salumi.

Secondo altre ricerche, invece, il casatiello dolce sarebbe stato tipico della zona costiera, mentre la tradizione del casatiello salato sarebbe stata tipica di Napoli e della zona interna, compresi i quartieri di Napoli che una volta erano comuni a se’, come Secondigliano. Read more »

gastronomia , ,

LA STORIA DEL COMANDANTE DELLA FIORE (seconda parte)

Oggi pubblichiamo la sesta puntata del romanzo di natura satirica creato dall’architetto Christian De Iuliis di Minori. I fatti sono di pura invenzione.

VI^ puntata LA STORIA DEL COMANDANTE DELLA FIORE (seconda parte)

Riassunto delle puntate precedenti: Nel 2023, durante la pre-era glaciale, la costa d’Amalfi è in piena crisi economica, i negozi hanno chiuso tutti ma la vecchia merceria in piazza resiste ancora. Un mattino di Febbraio la Guardia di Finanza circonda il negozio per un controllo fiscale, gli uomini sono agli ordini del comandante Della Fiore, che 30 anni prima era stato un mio compagno di classe.

Ripensare all’esame di maturità consegnò i miei pensieri alla nostalgia più profonda. Era un tempo nel quale il nostro futuro era pieno di belle speranze; vestivamo male e non capivamo il valore della libertà individuale. Consideravamo scontati diritti che con gli anni avremmo perso.

Della Fiore era stato caporal maggiore nell'esercito

Della Fiore era stato caporal maggiore nell'esercito

E’ colpa della crisi”, così argomentavano i mass media ogni volta che veniva abrogato un articolo della costituzione; quando, ad esempio, fu stabilito per decreto che tutte le telefonate private fossero rese di dominio pubblico, il provvedimento venne giustificato con il dilagare della corruzione che provocava la crisi. “Tanto chi è onesto non ha nulla da temere” esclamò in conferenza stampa un sottosegretario alla giustizia; dopo due mesi gli trovarono 30 chilogrammi di oro in lingotti nel materasso, tre amanti nell’armadio, uno yacht ormeggiato alle isole Bermuda e quattro Bentley in garage; “però le ho prese usate” provò a giustificarsi lui al momento dell’arresto, ma non si capì mai se alludeva alle amanti o alle auto. Read more »

romanzi satirici , , , ,

La pastiera di riso

Tra i tanti libri messi da parte e dimenticati da nonne e zie, è facile ritrovare vecchissime edizioni di libri di cucina.

Pagine ingiallite dal tempo e dalla dimenticanza delle nuove generazioni, conservano ancora le ricette tradizionali che avranno usato le nonne in compagnia di zie o giovani figlie.

E’ come se questi libri conservassero dei segreti antichi: qualcuno li ha sfogliati in qualche cucina, tanti anni fa ed ha preparato la stessa pastiera di riso che vedo immortalata in una delle tante foto illustrative presenti nel volume.

Molti conosceranno, almeno di nome, la pastiera di riso, gustosa variante della classica pastiera napoletana (qui nella variante “morconese“). Read more »

Dolci Tipici , , ,

Il sepolcro

Anticamente denominato “Il Sepolcro” ,il tappeto di segatura che il Giovedi Santo adorna l’altare della Reposizione della Basilica di S. Trofimena a Minori, costituisce il legame indissolubile tra la fede in Dio e l’ amore per l’ arte.

La denominazione “Sepolcro” rimanda, secondo le Sacre Scritture, al luogo in cui fu riposto il Cristo a seguito della crocifissione. A Minori, il “Sepolcro” acquisisce innumerevoli significati in quanto viene posto sull’altare della Reposizione, dove è esposto il Santissimo Sacramento e viene identificato così il Signore stesso. Read more »

Settimana Santa e Pasqua , ,