Agerola è famosa soprattutto per il Sentiero degli Dei che da qui inizia e termina vicino a Positano. Un percorso bellissimo tra la natura, ma soprattutto con una vista incantevole sul mare della Divina Costiera. Agerola offre però anche altre occasioni per passeggiare sui Monti Lattari godendo della frescura dei boschi (non a caso è soprannominata la Piccola Svizzera), che si fonde con il clima mite che anche in ottobre consente di fare delle piacevoli camminate zaino in spalla.
Una delle passeggiate più interessanti è quella che da Agerola porta in circa 3 ore alla Valle delle Ferriere. Lasciandosi alle spalle il Borgo di San Lazzaro si raggiunge la località Radicosa da dove inizia una scalinata in pietra che attraversa il bosco. Quando si giunge ad un bivio, il sentiero di sinistra porta alle rovine del Convento di Cospiti, molto suggestivo perché seminascosto tra le rocce. Se si osserva in alto si nota una grotta dove un tempo i monaci si rifugiavano per ritirarsi in solitaria preghiera. Se invece al bivio si prosegue lungo la scalinata ci si dirige verso la parte alta dell’altopiano, da cui si ammirano panorami mozzafiato sulla Costiera. Giunti in località Nespola si prosegue la camminata con il sentiero ‘01’ del Cai. Si arriva così alla Valle delle Ferriere, un luogo da fiaba. La Valle, chiusa tra i monti, è ricchissima di vegetazione, ruscelli, cascatelle, alberi secolari, dove vivono specie di felci preistoriche: un anfiteatro aperto da una parte sull’azzurro del mare e chiuso dall’altro da rocce impervie. Un paradiso nascosto nel cuore della Divina Costiera.
Un’altra passeggiata che merita la fatica di tre ore di cammino è quella che da Agerola porta a Bomerano nella cosiddetta Valle dei Briganti. Non sono solo leggende quelle che raccontano di quando, fino alla fine dell’800, nei boschi e nelle caverne di questa zona si nascondevano pericolosi personaggi dediti al brigantaggio. Tra i più famosi quello descritto anche da Boccaccio nel Decameron, il brigante Ruggieri di Agerola. Giunti a Bomerano da Agerola, si deve raggiungere la località Pendola con un sentiero antichissimo che conduce a Paipo: un’antica scalinata che attraversa terrazzamenti e boschi. A questo punto si sale verso il Monte Tre Calli e da qui alla sella di Capo Muro. Si prosegue poi fino ad una casamatta, antico casino di caccia dei Borboni, per poi tornare verso Bomerano giungendo fino alla chiesa della Madonna del Silenzio. Se arrivate alla sera, quando tramonta il sole, il panorama di Positano e di Capri ripagherà mille volte la fatica appena fatta.
Sergio Bissi, blogger di That’s Amalfi, sito di informazioni, curiosità e racconti sulla Costiera Amalfitana!