Nei giorni tra l’ 1 e il 4 agosto la tradizione avvolge la cittadina di Praiano, che s’ accende di luci e colori per prepararsi a evocare la sua fede verso S. Domenico.
La luminaria di San Domenico è una degli eventi più evocativi che interessa Praiano.
Questa tradizione ha inizio nel 1606 circa, quando la città accolse una visita da parte dei Frati Domenicani della Sanità, provenienti da Napoli.
Ad accogliere il culto di S.Domenico è il convento di Santa Maria a Castro, a cui si può arrivare con una suggestiva passeggiata attraverso il Sentiero degli dei.
Il convento di Santa Maria a Castro, recentemente restaurato, è un complesso architettonico di gran valore artistico e spirituale. Si può assistere dalla struttura ad un paesaggio mozzafiato che spazia da Vettica a Positano, fino a Capri. È da questo meraviglioso connubio tra natura e spiritualità che ha inizio la luminaria di San Domenico.
Il suono delle campane inaugura la festa: Piazza San Gennaro viene completamente adornata da fiaccole e candele.
Tale tradizione ha inizio secoli fa, quando i cittadini di Praiano erano solito conservare durante l’ anno barattoli di latta e di vetro, stracci, olio e strutto che sarebbe stati utilizzati per realizzare le fiaccole.
Con l’ avvento dell ‘energia elettrica poi furono sostituite le fiaccole con le lampadine e questa tradizione andò persa.
Dal 2001 Praiano è tornata ad adornarsi, in onore del suo santo, di luci soffuse.
Nelle diverse sere in cui avviene la luminaria la piazza assiste ad un incantevole spettacolo in cui le luci, i colori e i fuochi fanno da protagonisti.
Nella rarefatta atmosfera della piazza praianese verranno realizzati coreografie di danza e fuoco, spettacoli di grande impatto scenico con il fuoco e performance di gran rilievo con fuoco e fiamme.
I quattro giorni della Luminaria, dal 31 luglio al 5 agosto, sono fitti di appuntamenti imperdibili con la storia, la fede e la cultura della città.
Tra i tanti è degno di una citazione la “Madonna della Neve”: a seguito di una solenne celebrazione religiosa, si assiste ad una suggestiva nevicata, che commemora una storica nevicata che interessò la città.
A concludere i quattro giorni dedicati a san Domenico è la serata “Dalla in Jazz”, un concerto dedicato al celebre cantante bolognese realizzato dagli allievi e dai docenti della scuola Jazz del conservatorio G. Martucci di Salerno.
La luminaria di San Domenico rappresenta non solo un evento dal gran valore artistico e culturale, ma anche un incontro importante con la propria fede. I fedeli ricordano di un aneddoto legato alla vita del santo: la madre di San Domenico, prima di partorire sognò un cane con una fiaccola in bocca che incendiava il mondo.
Tale sogno voleva premonire la nascita del santo che avrebbe portato la fede in Dio in tutto il mondo.
Per il programma completo e per info consultate il sito:
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