La Birra alle castagne Tramonti festeggia un anno.
Il 30 luglio dell’anno scorso, quando fece la sua prima comparsa tra le birre artigianali della Campania.
La risposta fu positiva: il prodotto è stato molto apprezzato, sia dagli amanti della birra, sia dai neofiti, come me, che da poco si sono avvicinati all’affascinante mondo della birra artigianale.
Da quel momento ne è passata di acqua,o meglio, di birra, sotto i ponti.
Succede spesso, nelle iniziative che richiedono forte impegno, dedizione ed includono un certo margine di rischio, che alla fine ci si ritrovi stanchi, ma soddisfatti e decisi a continuare nel proprio progetto, sicuri di dover impiegare ulteriori sforzi, ma decisi ad ottenere nuova soddisfazione.
Così, gli ideatori dell’iniziativa, Franco Maiorano, Enzo Palladino e Pamela Viggiano, hanno deciso di continuare ad investire nell’artigianalità, nella valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti, e mentre la Birra alle castagne si faceva conoscere ed apprezzare, durante la stagione più fredda, loro già pensavano ad una birra che fosse più adatta alla stagione estiva.
E’ nata così la Birra artigianale al Farro di Tramonti, una Blanche con gradazione alcolica più bassa rispetto alla “primogenita” (5% alc. vol. rispetto al 6,5% della ricetta invernale).
La degustazione si è svolta venerdì 20 giugno presso la Trattoria San Francisco di Polvica (Tramonti). Alla sertata era presente anche Alfonso Del Forno, presidente dell’Associazione Nonsologlutine ed appassionato degustatore di birre artigianali, che ha guidato la degustazione.
La Birra artigianale al farro di Tramonti è una Blanche con il 15% di farro ed il 5% di castane di tramonti, presenta un aroma fruttato che lascia spazio al sentore delicato di farro, per finire ad una nota di agrumi e coriandolo in cui prevale la buccia di arancia.
Al palato presenta un sapore delicato ed equlibrato, più secco, rispetto alla Birra alle castagne, e meno dolce.
E’ una birra che si presta agli abbinamenti con pizza, piatti a base di farro, sformati di verdure, piatti a base di pesce, come insalate di mare, frittura di paranza o di calamari. Può accompagnare egregiamente anche dolci della tradizione locale, come la Delizia al limone e la melanzana al cioccolato.
Trattandosi di una birra al farro, data la gradazione alcolica e la nota agrumata finale, può essere bevuta anche da sola, nei caldi pomeriggi estivi, o nelle serate afose.
La birra al farro, preparata dal mastro birraio Gennaro Cerullo, ha anche una nuova etichetta ed un nome che riassume tutta la sua storia: 13, come le tredici frazioni di Tramonti, rappresentate da tredici campanili, sormontate dai due allocchi, gli uccelli tipici dei boschi tramontini.
Un brindisi a Franco, Pamela ed Enzo e a chi, come loro, fa della passione e della tarritorialità una bella storia da raccontare!
Di seguito lo spot della Birra 13 al farro Tramonti: