Si chiama Broadway in Ravello il progetto che dal 18 al 20 2013 gennaio porterà a Ravello una prestigiosa compagnia teatrale dell’associazione statunitense“West Hartford Community Theater” per un tuffo nel vero musical americano.
L’iniziativa, realizzata grazie all’impegno dell’associazione “Era della Stella Polare”, con il patrocinio della Regione Campania e del comune di Ravello, è nata con l’obiettivo di creare un ponte artistico culturale della tradizione musicale italiana e americana, creando delle possibilità lavorative per coloro che vorrebbero allargare gli orizzonti lavorativi nell’ambito artistico.
Il ricavato dello spettacolo sarà devoluto in beneficenza alla “Casa di accoglienza per ragazze madri” di Napoli: lo scopo solidale del progetto è fortemente voluto da S. Em. Cardinale Sepe e prevede la vendita di un biglietto del costo minimo di 20 euro, venduto in formula “donazione”.
Gli attori non percepiranno alcun compenso per la performance e sosterranno personalmente i costi di viaggio.
Il 20 gennaio, a chiusura dello spettacolo, il presidente dell’Associazione “L’Era della Stella Polare”,Vincenzo Scancamarra, consegnerà a Sua Eminenza il Cardinale Sepe il ricavato dell’intera manifestazione.
La “West Hartford Community Theater” è un’organizzazione no-profit che si dedica allo sviluppo e alla diffusione del musical teatrale e promuove programmi educativi per adulti e bambini.
In Occasione del musical Broadway in Ravello porterà in Italia una compagnia composta da 17 elementi accomunati dalla passione per il Musical, tra i quali Ryan Patrick Binder, già protagonista del musica Mamma mia! e West side story.
Per tre giorni l’Auditorium Oscar Niemeyer sarà la location di Broadway in Ravello - Broadway Hits Past & Present, due ore di spettacolo che, tra recitazione, canto e ballo, porteranno a Ravello la solidarietà e l’allegria contagiosa dei veri musical americani che piacciono tanto proprio perchè permettono di abbandonarsi per qualche ora ad un colorato sogno ad occhi aperti.
Fu questo uno dei motivi per cui, secondo l’esperto di musical Massimo Romeo Piparo, nei difficili anni Trenta questo genere fu apprezzatissimo in America.
Ed è anche in tempi come questi, tempi difficili per sognatori, che bisogna ritagliarsi qualche breve spazio di libertà dal sapore d’infanzia, per staccare la spina ed abbandonarsi all’allegria contagiosa capace di mettere a tacere tutte le quotidiane preoccupazioni.
E basta imparare a concedersi giusto qualche ora, perchè quando si impara ad abbandonarsi al sogno si diventa capaci di sognare sempre.
È bello navigar tra i sogni e la realtà, leggera come un fior.
Eliza Doolittle (Audrey Hepburn) - ”My Fair Lady”