Il mare nei secoli.
Fiumi di parole sono stati versati sull’argomento e ancora si troverebbe qualcosa da dire.
Il problema sono proprio le parole, troppo limitate rispetto a qualcosa di troppo grande, troppo immenso da comprendere, nel suo eterno e misterioso rinfrangersi di onde e schiuma sulla riva, ai nostri piedi. L’eterno scorrere di qualcosa che cambia di attimo in attimo, pur rimanendo invariato nella sua natura selvaggia. L’attimo in cui il mare giunge a riva, dove ancora non è terra, dove non è neppure mare, è l’attimo in cui il mare si regala a noi. Dovremmo sentirci lusingati, a volte.
Elemento indispensabile per la comunicazione e gli scambi tra popoli, fonte infinita di ispirazione poetica ed artistica, emblema del pericolo, ma anche della libertà, sorgente inesauribile di storie e leggende dal sapore salato.
Per noi il mare è tutto questo e molto altro ancora, se pensiamo alla gastronomia dei nostri splendidi luoghi, basata in buona parte sull’uso del pesce, in tutte le sue infinite e squisite varianti.
Cetara è da sempre stato un paese di pescatori.
Se pensiamo che il nome Cetara potrebbe derivare dal latino Cetaria, tonnara, o da cetari, venditori di pesci grossi, allora le nostre sicurezze a riguardo saranno notevolmente accresciute dai dati storici e dalla consapevolezza che difficilmente l’etimologia può trarci in inganno.
E poi basta assaggiare i prodotti tipici di Cetara : alici, colatura di alici, tonno artigianale per rendersi conto che la tradizione non mente.
E se anche dovesse esserci qualche imprecisione nell’etimologia ,che fa di Cetara un paesello di pescatori praticamente da sempre, poco importa.
Le tradizioni gastronomiche, anche quando subentra la fantasia degli chef, restano invariate nei loro ingredienti di base, ma soprattutto nei due elementi indispensabili per la riuscita di qualsiasi piatto: freschezza e genuinità.
E per rievocare l’antica pesca delle alici, sabato 21 luglio, si svolgerà proprio a Cetara “la notte delle lampare”.
La lampara è un tipo di lampada che viene montata su un’imbarcazione, al fine di illuminare una vasta superficie d’acqua, in modo da attirare i pesci in superficie e poterli così catturare nella rete.
Per estensione oggi sono chiamate “lampare” le imbarcazioni dotate di questo tipo di attrezzatura che prevede la lampada e la rete per la raccolta dei pesci.
All’inizio le lampare venivano alimentate con il carburo, poi si passò al petrolio, agli accumulatori elettrici ed infine ai gruppi elettrogeni.
Durante la serata di sabato 21 luglio rivivrà questa antica tradizione con l’accompagnamento musicale a cura della Filarmonica Mediterranea.
Ecco il programma della serata:
Ore 20,30:
- Partenza delle cianciole con le lampare per la pesca delle alici;
- Partenza dei traghetti per assistere alla battuta di pesca al largo di Cetara;
- Inizio degustazioni in Largo Marina;
- Musiche a cura della Filarmonica Mediterranea.
Ore 21,00:
- Inizio della battuta di pesca al largo di Cetara.
Ore 22,00:
- Rientro delle cianciole ed illuminazione della baia di Cetara con le lampare;
- Degustazioni per le persone che hanno assistito alla battuta di pesca.
Per informazioni:
il sito internet della Pro Loco del comune di Cetara, oppure oppure presso la sede della Pro Loco Cetara in Corso Garibaldi, 15 84010 Cetara (SA) Tel. 089 261593 ; Cell. 349 8457020
- Orario di apertura per acquistare i biglietti: Mattina: 10,00 – 12,30 Sera: 18,00 – 20,00.