L’A.MA.C.A. (associazione mandolinistica Costiera Amalfitana), è un’associazione culturale senza fini di lucro che si è costituita nel 2011 e che prosegue numerose attività allo scopo di diffondere e promuovere la cultura musicale, sia della tradizione classica (musiche di autori classici come Bellini, Beethoven, Calace, Chopin, Hummel, Mascagni, Mezzacapo, Mozart, Paganini, Pergolesi, Verdi, Vivaldi), sia di quella folkloristica e popolare.
Lo scopo del progetto popolare è quello di diffondere la conoscenza delle nostre tradizioni per avvicinare o, meglio, riavvicinare il pubblico ad un repertorio musicale e culturale che resterebbe, altrimenti, quasi sconosciuto alle nuove generazioni.
Di fatto la musica dice moltissimo delle nostre origini e della cultura di cui siamo figli.
Siamo soliti storcere il naso o mostrare disinteresse nei confronti di quello che può apparire antiquato, passato di moda, poco adatto alle nuove tendenze.
Questo perchè la nostra conoscenza è sommaria, superficiale, frutto di stereotipi. Ne sappiamo poco e trascuriamo la ricchezza della nostra eredità musicale.
Se fino a qualche tempo fa il termine “Popolare”, riferito a determinati ambiti culturali, indicava qualcosa di diffuso dal popolo e per il popolo, oggi l’abbreviazione di origine inglese, ”Pop”, indica essenzialmente la musica leggera contemporanea, qualcosa di completamente diverso e che non ha alcun legame con la musica tradizionale, nè valore identitario.
Allo scopo di diffondere la conoscenza degli strumenti musicali della nostra terra e il senso pieno e luminoso della storia degli strumenti a Plettro, sabato 28 luglio dalle ore 18 i Giardini del Palazzo Mezzacapo di Maiori l’A.MA.C.A presenterà un evento ,unico nel suo genere e delizioso per l’intento che propone. Si intitola :” Gli strumenti musicali della nostra terra” e sarà una sorta di laboratorio artistico, un Plectrum workshop (visto che gli anglicismi alle volte piacciono di più!), all’interno del quale sarà dato spazio ai costruttori degli strumenti a plettro del territorio campano, a studiosi e ricercatori.
Questo è il programma della serata:
Definire questo programma “accattivante” è riduttivo.
Si tratta di un’occasione rara per avvicinarsi alle nostre tradizioni, cosa che equivale forse a conoscere più a fondo noi stessi e a riconoscerci con più orgoglio come popolo dalle radici culturali profonde.
Una serata per conoscere quello che più ci appartiene, per riprendere i contatti con le tradizioni dimenticate, per avvicinare persino i bambini ad un mondo nuovo e per insegnare loro la tutela del nostro preziosissimo patrimonio artistico e culturale.
Al solo pronunciare la parola Sud viene in mente Napoli e così si attacca la solita cantilena, ormai scontata:”Napule: o’ sole, a pizza, o’ mandulino” (espressione citata anche dal mai dimenticato, Massimo Troisi nel famoso film “No grazie, il caffè mi rende nervoso“.
Ecco una valida ragione per partecipare: la prossima volta che attaccano con “o’ sole’, a’ pizza e o’ mandulino”, potrete sentirvi orgogliosi di saperne di più.
Oppure, nel frattempo, riscoprendo Murolo, avrete finalmente deciso di imparare a suonarlo!